Le Frecce
Saggio
Lindau
22 marzo 2018
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Ci stiamo avviando alla fine dell’epoca storica iniziata nella seconda metà del ‘700 con la Rivoluzione Industriale. La crisi economica continua a far sentire i suoi effetti negativi da quasi un decennio. Nei Paesi industrializzati i livelli della disoccupazione aumentano soprattutto tra i giovani. La corruzione politica invade tutti i gangli del potere in forme sempre più spregiudicate e sempre più spesso impunite. Allo stesso tempo tutti i fattori della crisi ambientale continuano ad aggravarsi, anche perché i partiti non sono in grado di affrontarli. Non hanno un programma politico incardinato sui valori della sostenibilità ambientale, dell’equità estesa alle generazioni future e ai viventi non umani e della solidarietà. A loro interessa soltanto conquistare la maggioranza dei voti per governare nel modo che considerano più rispondente alle esigenze dei propri elettori, disinteressandosi della sostenibilità da cui dipende la continuità della vita sulla Terra. E del resto non si può pensare che un programma politico radicalmente nuovo possa essere gestito costituendo un partito con le stesse caratteristiche di quelli esistenti. Perché, come ricordava qualcuno, non si può mettere vino nuovo in otri vecchi. Il vino nuovo va messo in otri nuovi (Luca 5,37-38).
E’ uscito lo scorso 23 marzo l’ultimo libro di Maurizio Pallante “Sostenibilità, equità, solidarietà. Un manifesto politico e culturale” Edizioni Lindau; e promette di essere un libro carico di spunti utili nel nostro oggi politico e culturale.
In uno scenario politico globale sconfortante e ricco di grandi incognite, il libro di Pallante si offre come un raggio di luce e si pone in dialogo con tutti coloro che non vogliono farsi avvolgere dal pessimismo.
Scopo del libro è di suscitare la possibilità di riflessioni per la nascita di un nuovo soggetto Politico che sia basato su una forte base culturale. Solo un vero e reale cambiamento di paradigma culturale può accompagnare un vero e reale cambiamento economico.
La tesi di fondo è che l’attuale situazione politica ed economica sia figlia di retaggi del secolo scorso dove il mantra e l’idolo indiscusso è la crescita economica, che governa tutto il sistema di cose
Il libro è molto pratico, affronta temi attuali ed “ingombranti” e fornisce non la soluzione specifica ma indubbiamente delle chiavi di lettura per il nostro tempo e delle linee di risoluzione che un soggetto politico e culturale, che parte dal basso, può portare realmente a compimento.
Esempi importanti sono i capitoli dedicati al lavoro, austerità, debiti pubblici. Oppure quelli approfonditi sulla riconversione economica dell’ecologia. Si avete letto bene.
Molto interessante anche il capitolo dedicato ai concetti di progresso, cambiamento, innovazione e modernità; mentre il capitolo sulla riconversione delle tecnologie dovrebbe smontare una volta per tutte il luogo comune che vuole la decrescita felice come un ideale ritorno all’età della pietra.
Un capitolo che forse creerà rumore è quello dedicato alle migrazioni. Qui l’autore mostra tutta la sua onestà intellettuale ed esprime concetti forti ma reali per affrontare un fenomeno che ha a monte problemi enormi.