Recensione. Pasolini. L’insensata modernità

Pasolini. L'insensata modernità Book Cover Pasolini. L'insensata modernità
I precursori della decrescita
P. Bevilaqua
saggio
Jaca Book
2014
bassora
63

A molti anni dalla morte, Pier Paolo Pasolini (1922-1975) vive ancora nel dibattito pubblico come pochi altri autori del ‘900. Personaggio controverso e scandaloso, poeta, romanziere, cineasta, critico letterario, dialoga ancora con noi con la sua saggistica radicale e profetica. Leggendo il Pasolini critico dello sviluppo, oggetto del presente volume, ci si imbatte nelle folgoranti previsioni di ciò che sarebbe accaduto e che lo scrittore afferrava allo stato nascente. Nella forma dell’articolo o del saggio breve, grazie a una chimica singolare dell’intelligenza – che mescola poesia, sensibilità raffinata, acutezza di sguardo, nostalgia, culto della bellezza – Pasolini legge i fenomeni del suo tempo presagendo con visionaria lucidità i tratti del nostro confuso e desolato paesaggio spirituale.

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