Recensione. Alienazione. Attualità di un problema filosofico e sociale

Alienazione. Attualità di un problema filosofico e sociale Book Cover Alienazione. Attualità di un problema filosofico e sociale
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Rahel Jaeggi
Saggio
Eir
2015
256

Il concetto di alienazione ha costituito per lunga parte del '900 uno degli strumenti più importanti di diagnosi delle patologie sociali del mondo moderno. Negli ultimi decenni, tale concetto ha però subito un processo di progressivo eclissamento dal dibattito teorico, politico e culturale. Nell'orizzonte post-metafisico e liberale che ha dominato la scena filosofica contemporanea, l'idea di alienazione è apparsa gravata da problematiche implicazioni politiche e da ingombranti ipoteche filosofiche, legate a paradigmi concettuali che per molte ragioni si è ritenuto non essere più perpetuabili. In questo libro, Rahel Jaeggi intraprende il tentativo di riattualizzare questa categoria e di rilanciarla nel dibattito contemporaneo, confrontandosi con tutte le critiche che ad essa sono state rivolte. Sullo sfondo di una competenza sia nella classica storia filosofica del concetto che nei recenti dibattiti sulla natura della persona e della libertà, Jaeggi ridefinisce l'alienazione come l'assenza di una relazione significativa con se stessi e con il mondo, che si manifesta in sentimenti d'impotenza e passiva accettazione di ruoli e aspettative sociali ossificati.

Nessun altro concetto della tradizione marxista ha avuto una risonanza e un successo paragonabili a quelli avuti dall’alienazione. La categoria non è stata soltanto uno dei capisaldi teorici del “marxismo occidentale” e, su un altro versante della filosofia novecentesca, dell’esistenzialismo tedesco e francese: nella seconda metà del Novecento, essa è anche assurta a vessillo di un’intera stagione politica e culturale. A questo uso sempre più dilatato del termine ha fatto seguito, però, la sua repentina marginalizzazione dal dibattito filosofico e culturale. Scandagliando il doppio volto dell’alienazione, Rahel Jaeggi ne riattualizza la critica, con grande maestria e dovizia, permettendo di creare un nuovo aggancio alla realtà in cui viviamo ed elaborando una forma di critica sociale adeguata alle nostre forme di vita contemporanee.

“ …… In atre parole, il soggetto neoliberale (la stragrande maggioranza di noi, ndc) è alienato e sofferente non perché persegue la realizzazione di un progetto di vita in cui poter esprimere il valore e la peculiarità del proprio sé, né perché ha smarrito un nucleo autentico della propria identità. E’ alienato e sofferente perché manca della possibilità di dare forma e controllare realmente, insieme agli altri, il processo dinamico di scegliere chi essere, cosa fare, cosa diventare. (Giorgio Fazio, il Manifesto, 29 novembre 2017)

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