Sabato 4 febbraio 2017, il Papa Francesco ha incontrato in presso la sala Paolo VI i 1.200 imprenditori, giovani e studiosi di tutto il mondo che aderiscono all’Economia di Comunione. Una realtà con una storia di 25 anni alle spalle, sostenuta dal Movimento dei Focolari.
L’Economia di Comunione è una rete di imprenditori, presente in tutti i continenti, nata nel 1991 da un’idea di Chiara Lubich, rimasta colpita, durante un viaggio in Brasile, dai grandi contrasti economici del Paese.
L‘Economia di Comunione (EdC) è un modello di economico contemporaneo, teso ad intendere l’economia come unione delle necessità della generazione di un utile (o di un’utilità), con l’aspirazione di mettere al centro la persona umana.
Secondo l’economia di comunione l’utile va prodotto e gestito seguendo una linea di condotta e ispirata alla “cultura del dare”, intesa all’apertura e all’attenzione del prossimo che si incontra, opposta a quella generalmente usata nell’economia capitalista, ovvero dell'”avere”, incentrata soprattutto al “sé”.
Molto interessante è cosa dice Papa Francesco in occasione di questa udienza, cominciando con queste parole: “ Economia e comunione. Due parole che la cultura attuale tiene ben separate e spesso considera opposte. Due parole che voi invece avete unito, raccogliendo l’invito che venticinque anni fa vi rivolse Chiara Lubich, in Brasile, quando, di fronte allo scandalo della diseguaglianza nella città di San Paolo, chiese agli imprenditori di diventare agenti di comunione. Invitandovi ad essere creativi, competenti, ma non solo questo. L’imprenditore da voi è visto come agente di comunione. Nell’immettere dentro l’economia il germe buono della comunione, avete iniziato un profondo cambiamento nel modo di vedere e vivere l’impresa. L’impresa non solo può non distruggere la comunione tra le persone, ma può edificarla, può promuoverla. Con la vostra vita mostrate che economia e comunione diventano più belle quando sono una accanto all’altra. Più bella l’economia, certamente, ma più bella anche la comunione, perché la comunione spirituale dei cuori è ancora più piena quando diventa comunione di beni, di talenti, di profitti … .”
L’intero discorso di Papa Francesco lo trovate qui