Era il 2012 quando il Movimento FreePlanine affiancato dalle associazioni ambientaliste, si batteva per la tutela dei prati stabili, e per un modello di tutela del territorio sostenibile, evolvendosi il movimento ha cercato modi di gestione del territorio sostenibili che dessero la possibilità di gestire il territorio del Comune di Stregna, in modo alternativo al di fuori dei modelli consolidati di sviluppo legati ai territori montani.
Questo percorso è stato anche facilitato dalla vittoria, nel 2015, nelle elezioni comunali, che ha fatto si che un’esponente del movimento diventasse Sindaco, così la possibilità di attuare politiche di un certo tipo e portare avanti idee alternative, è stato più facile visto che avevano l’appoggio delle istituzioni e non erano solo i vaneggiamenti di alcuni illuminati.
Di cosa parliamo, di una Associazione Fondaria; questa è una delle soluzioni per superare la polverizzazione fondiaria, che fa si che l’ambiente ed il paesaggio rurale venga abbandonato perdendo biodiversità e un modello culturale delle tradizioni. Queste associazioni fondiarie sono prendono spunto dalle dell’Association Foncière pastoraux francesi, che poi sono state copiate dalle comunità piemontesi per contrastare la marginalità e l’abbandono delle aree montane, queste consentono, con l’accorpamento della frammentazione fondiaria, il possibile recupero dei terreni abbandonati attraverso la costituzione di una associazione fondiaria volontaria, priva di scopo di lucro, fra i proprietari dei terreni abbandonati appartenenti ad un certo territorio. La finalità è quella di consentire un accorpamento delle particelle catastale, che rimangono di proprietà degli aderenti dell’Associazione Fondaria, al fine di riuscire ad attivare delle iniziative di recupero e mantenimento delle aree singole, ai fini agro pastorali, partecipando alla preservazione del paesaggio rurale delle Valli del Natisone in questo caso.
l’Associazione fondiaria della Valle dell’Erbezzo, nasce formalmente nel 2015 per l’impegno del Sindaco di Stregna Luca Postregna della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del prezioso aiuto dell’esperienza prof. Andrea Cavallero dell’Università di Torino, che ha già attuato percorsi simili in Piemonte.
Il funzionamento dell’associazione diventa operativo con la cessione della gestione da parte dei proprietari dei fondi, l’associazione programma eventuali interventi di recupero e quindi cede le superfici ai potenziali operatori, in particolare pascolivi. Il tutto è regolato da comuni contratti agrari, garantendo in questo modo l’eventuale tutela per tutte le parti.
Ad oggi l’associazione fondiaria Valle dell’Erbezzo è composta da una cinquantina di soci, tra i quali il Comune di Stregna, per quasi 150 particelle catastali equivalenti ad una ventina di ettari di terreni localizzati principalmente nei pressi delle frazioni di Stregna, Oblizza e Tribil Superiore.
Come per la creazione della ASFO non si è potuto usufruire di una legge nazionale o regionale in quanto non esiste legislazione sull’argomento, anche per la gestione e per avere contributi non ci si nessun legge specifica per l’asfo ancora, ma degli stimoli li hanno ricevuti dalla LR 10/2010 “Interventi di promozione per la cura e conservazione finalizzata al risanamento e al recupero dei terreni incolti e/o abbandonati nei territori montani” che veniva incontro agli obiettivi che si prefissa l’ASFO.
In quest’ottica, visti i fini che si prefigge l’associazione, di avere finanziamenti e contributi per sistemare il paesaggio rurale tenterà di accedere alle nuove misure del PSR per cercare di intervenire su tematiche specifiche finanziate da questo.
Gli introiti derivanti dai contratti agrari e vari finanziamenti che saranno utilizzati, anche se l’ASFO è appena nata, per la sistemazione della viabilità rurale, opere di supporto all’attività di manutenzione/pascoliva,come fare i recinti, o acquistare attrezzatura tipo per distribuire acqua ai fini pascolivi, inoltre tramite il PSR si cercherà di preservare il paesaggio rurale cercando di intervenire sui muretti a secco tipici delle vallate del Natisone.
L’obiettivo più a lungo termine che l’ASFO cercherà di realizzare,ma è ancora lontano in quanto non si ha abbastanza superficie per garantire un reddito è quello di creare occupazione per gli abitanti del comune di Stregna, è anche possibile che nel tempo la popolazione abbia un vantaggio non diretto ma indotto dal flusso di di operazioni che si sta generando.