Confronto fra varietà “antiche” e “moderne” di frumento tenero da utilizzare in Agricoltura Biologica

Un Gruppo di lavoro di Agronomia del Dipartimento di Scienze AgroAlimentari,  Ambientali e Animali dell’Università di Udine, coordinato dal prof. Gemini Dalle Vedove,  ha  realizzato  una  prova  parcellare  a  blocchi  randomizzati  per  valutare  la  risposta  di  sette  varietà/popolazioni  di  frumento  tenero  sottoposte  a  due  dosi  di  fertilizzante  organico: un controllo non concimato ed un trattamento di concimazione organica (pari  a 120 kg/ha di N totale) distribuito prima della ripresa vegetativa. La sperimentazione, iniziata a novembre 2018, si è svolta presso l’Azienda agraria sperimentale universitaria A. Servadei dell’Università di Udine, in località S. Osvaldo nella periferia sud di Udine. In particolare, si è voluto valutare le caratteristiche agronomiche e tecnologiche di tali varietà/popolazioni che potrebbero essere impiegate in Agricoltura Biologica (AB). Sono state scelte i) popolazioni e varietà antiche (non convenzionali) utilizzate nell’ambito di Progetti di filiera (una popolazione “evolutiva” denominata SOLIBAM; tre cv antiche: Autonomia B, Gentil Rosso, Verna), ii) due varietà convenzionali (Bologna e Lukullus) e iii) una varietà (Fruro) derivante da un incrocio tra una cv rumena resistente al freddo e la cv Guadalupe (varietà panificabile superiore), effettuato nel 2005 dal dott.  Mario Baldini e dal dott. Maurizio Turi.  Le varietà del primo gruppo sono state fornite da agricoltori di Premariacco (az.  La Fattoria) e di Mereto di Tomba (Progetto “Pan e farine dal Friûl di mieç”). Le aziende fanno parte di filiere attive nella produzione e commercializzazione di frumenti antichi o non convenzionali. I rilevamenti effettuati, in corso di elaborazione, hanno riguardato la presenza di patogeni ed infestanti nel corso del ciclo colturale, la resa e l’assimilazione dell’N minerale alla raccolta. È in programma anche la valutazione di parametri tecnologici seguiti da una eventuale prova di panificazione.

Sono di particolare interesse per l’AB i risultati quantitativi e qualitativi della popolazione di frumento tenero SOLIBAM, derivante da un Progetto europeo (Strategies for Organic and Low]Imput Integrated Breeeding and Management), a partire da materiale genetico proveniente principalmente dall’ICARDA (International Center for ricultural Researchin DryA reas) di Aleppo in Siria; il Progetto vuole valutare in più aree del mondo (con condizioni pedo]climatiche e gestioni agronomiche diverse) una miscela“evolutiva”costituita da diverse centinaio di linee derivanti da incrocio. Degnediattenzioneperl’ABsonoancheletrevarietàantichedifrumentotenero, a taglia alta, a rischio di erosione genetica. La cv Autonomia B è un frumento particolarmente rustico, precoce e resistente al freddo e alle ruggini. Lacv Gentil Rosso, una delle varietà più ampiamente coltivate in Italia nel secolo scorso, con cariossidi rossastre (da cui il nome), è caratterizzata da un basso contenuto di glutine e da un buon contenuto di polifenoli e flavonoidi ad azione antiossidante. La cv Verna, di origine toscana, con cariossidi rosso-brune, molto apprezzata per la rusticità e adatta per aree collinari, è caratterizzata da un contenuto modesto di glutine e da un elevato contenuto di polifenoli, flavonoidi e carotenoidi.

In generale, lo studio delle risposte produttive e qualitative di popolazioni e antiche varietà inserite in sistemi agrari biologici o a basso input è di fondamentale importanza per rispondere in modo adeguato ai cambiamenti climatici e per rendere più resilienti e sostenibili i sistemi stessi.

26 agosto 2019

BaGAV, Università!di!Udine

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