A luglio di quest’anno le organizzazioni ASUFC, Parco di Sant’Osvaldo, Consorzio COSM, Cooperative sociali Duemilauno Agenzia sociale, Itaca, Irene 3000, Partecipazione, associazioni Arum, È Vento Nuovo, Arci Bar Sport e gruppo artistico CipArt. hanno promosso la redazione del Manifesto del Parco di Sant’Osvaldo, questo perché il parco deve essere ancora un luogo d’arte e cultura per la città di Udine e per la salute della comunità.
Il manifesto afferma:
Tuteliamo il PATRIMONIO DI NATURA del Parco:
– Le sue 1200 piante tra alberi e arbusti, appartenenti a 200 specie diverse.
– I giardini storici, i viali alberati e le siepi, i prati e i boschetti che attualmente coprono circa 14.000 mq, le serre, le aiuole, l’orto sinergico del Parco, in cui si praticano colture biologiche a basso impatto ambientale.
– Tutti gli animali che popolano il Parco: scoiattoli, lepri, ricci, picchi, cuculi, pesci, api, insetti…
Preserviamo e trasmettiamo il PATRIMONIO DI MEMORIA:
– La storia di questo luogo dalla fondazione dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Udine alla sua chiusura.
– La storia del superamento dell’istituzione totale e della realizzazione dei servizi territoriali della Salute Mentale attraverso le azioni condivise tra istituzioni pubbliche, cooperative sociali, cittadinanza, artisti, intellettuali, obiettori di coscienza…
– Una storia che continua la trasformazione del parco come luogo di incontro e di accoglienza, spazio sociale e culturale, esempio di pratiche di cura, salute e diritti.
Valorizziamo il PATRIMONIO DI PRESENZA UMANA composto da:
– Centinaia di persone che attraversano quotidianamente il parco fruendo di numerosi servizi del DSM e del Dipartimento delle Dipendenze e delle Cooperative Sociali, per percorsi riabilitativi, lavorativi e formativi;
– I lavoratori e le lavoratrici delle cooperative sociali e dell’Azienda Sanitaria, i soci e le socie delle associazioni (culturali, sportive, di promozione sociale, di auto-aiuto…) che hanno sede nel Parco e le associazioni e le realtà culturali del territorio che scelgono questo parco per proporre teatro, danza, poesia, musica, esposizioni e mostre, conferenze, sport;
– I cittadini e le cittadine che liberamente attraversano il parco godendo dei suoi spazi verdi, respirando la sua storia e partecipando alla sua vita sociale e culturale, diventando così parte attiva di una cultura della salute della città.
PROPONIAMO
– l’istituzione di un tavolo di co-progettazione composto da tutti i soggetti che negli anni hanno sostenuto e partecipato ad attività ed iniziative e che vogliono e possono portare un contributo per la riqualificazione di questo luogo come patrimonio botanico, architettonico e culturale:
– la preparazione di un piano di tutela e manutenzione botanica e giardinistica in collaborazione con la Regione e in sinergia con quanto attuato nei parchi degli ex ospedali psichiatrici regionali;
– l’individuazione di spazi nel parco per la realizzazione del “Museo della memoria”, dove la documentazione archivistica, narrativa ed artistica, raccolta nel tempo, sia finalmente consultabile e fruibile dalla cittadinanza;
– la definizione di un programma di salvaguardia e ristrutturazione degli edifici storici e dell’area anche attraverso la costituzione di un fondo per proseguire i percorsi di Salute e di Integrazione sociale e lavorativa, garantendo che il Parco continui ad essere sempre più un luogo d’arte, sport e cultura per la città di Udine e per la salute della collettività.
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