Sabato 8 dicembre anche Udine come in 16 Paesi e 150 città del mondo hanno “suonato la sveglia climatica”, celebrando la giornata internazionale dedicata al “Climate alarm”. In concomitanza con la conferenza delle parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Cop24 a Katowice (Polonia), centinaia di persone hanno sfilato lungo le vie del centro per sollecitare politiche in grado di rallentare l’aumento della temperatura e l’applicazione dell’accordo di Parigi, del dicembre 2015.
I cambiamenti climatici sono ormai una realtà che sta già colpendo il nostro pianeta provocando vittime e sofferenze. I segnali di accelerazione e modifica del clima attuale sono: l’aumento del livello dei mari, alla fusione dei ghiacci artici,alle modificazioni delle correnti marine e di quelle ventose, alle ondate di calore e i fenomeni alluvionali sempre più frequenti, quest’ultimi hanno colpito la nostra Regione circa un mese fa. Il rapporto speciale IPCC, afferma che per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C abbiamo bisogno di mettere in campo azioni senza precedenti.
A ogni livello politico, però, non ci sono adeguati segnali di preoccupazione e di azione per azzerare le emissioni di gas serra e cercare quindi di evitare i fenomeni più catastrofici.
Le persone e le associazioni che sabato hanno aderito alla Marcia per il clima chiedono che
– Si acceleri l’azione climatica perché le emissioni comincino una stabile traiettoria di discesa entro il 2020, per arrivare all’ economia a carbonio zero nel minor tempo possibile
– Si aumentino gli impegni di riduzione delle emissioni presentati nel quadro dell’Accordo di Parigi, rendendoli coerenti con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale
– Si faccia tutto il possibile e l’impossibile per limitare l’aumento medio della temperatura globale a 1,5°C rispetto all’era pre-industriale
– Si definisca il Piano Nazionale Energia Clima, con un percorso partecipato, facendone un vero e proprio piano di decarbonizzazione che individui le azioni necessarie in tutti i settori e con una visione sistemica, avviando una “Giusta transizione”.
– Si sostenga fortemente la necessità di target più ambizioni a livello europeo, con regole e politiche coerenti e conseguenti.
Sabato eravamo a Udine ad affermare che il cambiamento climatico è un problema di tutti e che i governi devono immediatamente fare qualcosa di concreto per difendere dalle speculazioni li nostro pianeta che è il più grande bene comune che abbiamo.
Alla manifestazione oltre al Forum beni comuni ed economia solidale delFvg hanno aderito Arci Comitato di Udine; Arci Comitato Bassa friulana e Isontino e Trieste; Legambiente Friuli Venezia Giulia; Aiab-Aprobio Fvg; Earth Guardians Udine; Greenpeace Udine eTrieste; Coalizione Clima Udine; Legambiente Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine; Rete degli Studenti Medi Udine; Collettivo Korov’ev; Associazione Larte;Libera Udine; Cgil Udine; CeVI – Centro di Volontariato Internazionale;Comitato Stop Ttip Udine; Associazione Climazione; Fiab – Abicitudine;Hemp Revolution e il Comitato Autostoppisti.