Pan e farine dal Friûl di mieç

È uno dei pochi casi che dai comuni si promuova l’economia solidale, ma l’iniziativa intitolata “Pan e farine dal Friûl di Mieç” avvia un progetto che attiva la filiera della farina.

Infatti, i Comuni promotori Mereto di Tomba, Basiliano, Flaibano e Sedegliano sono a buon punto: ieri mattina, alla presentazione, nella sede udinese della Regione, c’erano sia la farina che il pane del nuovo marchio pronto al via.

Il progetto si basa sulla filiera a chilometro zero dei cereali, sostenibile e solidale, e intende dare nuova linfa al settore agricolo e della panificazione, oggi entrambi in sofferenza, promuovendo un “patto” con i cittadini consumatori, i negozianti e i ristoratori locali, le associazioni.

Sostenibilità ambientale, qualità delle produzioni, redditività delle aziende, il grano renderà 40 euro al quintale, questi sono i principi; .

Il motore sarà la stessa comunità solidale e una nuova, più consapevole e sana cultura alimentare.

I coltivatori, impegnati al metodo biologico o biodinamico, si sono costituiti in Cooperativa agricola, dove anche i consumatori ne potranno fare parte. I prezzi, a cui vendere i prodotti saranno  condivisi e trasparenti, la farina da 1.20 a 2 euro, e il pane a 5.

Il prossimo passo di questo ambizioso progetto sarà percepire dei fondi dall Psr 2014-2020 con questo si punta alla creazione del Distretto di Economia Solidale del Medio Friuli, e la filiera della farina e del pane è il primo passo

Pochi giorni fa al tavolo di presentazione del progetto innovativo, oltre ai sindaci Massimo Moretuzzo,  Marco Del Negro, Luca Picco e per Sedegliano il consigliere delegato Tommaso Billiani, il consigliere regionale Vittorino Boem (in vece dell’assessore Cristiano Shaurli) e il rettore dell’università di scienze gastronomiche di Pollenzo, Piercarlo Grimaldi.

Rappresentati la Bcc di Basiliano (Occhialini), Confcooperative (Graffi Brunoro e Fontana), Università di Udine (Lucia Piani), Arlef (Cisilino). Enti che assieme ad Aiab-Aprobio, a quindici aziende agricole che hanno già aderito al progetto, un centro di stoccaggio e un mulino artigianale costituiscono la rete, pronta a imbarcare altre maglie.

Hanno annunciato questa nuova iniziativa, che cambia in parte le regole del sistema attuale.

 

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