La Pressione sul TTIP Provoca i Primi Risultati

Greenpeace Olanda ha pubblicato giorni fa parte dei testi negoziali del TTIP, questo per garantire la necessaria trasparenza e promuovere un dibattito informato su un trattato che interessa quasi un miliardo di persone, nell’Unione Europea e negli USA. È la prima volta che i cittadini europei possono confrontare le posizioni negoziali dell’UE e degli USA.
Questi documenti affermano che con questi negoziati segreti rischiamo di perdere i progressi acquisiti con grandi sacrifici nella tutela ambientale e nella salute pubblica.
Dal punto di vista ambientale e del consumatore i documenti pubblicati presentano queste mancanze:
In nessuno dei testi, letti fino ad ora, fa alcun riferimento alla regola delle Eccezioni Generali (General Exceptions). Questa regola, stabilita quasi 70 anni fa, compresa negli accordi GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) della World Trade Organisation (WTO) che permette agli stati di regolare il commercio “per proteggere la vita o la salute umana, animale o delle piante” o per “la conservazione delle risorse naturali esauribili”. L’omissione di questa regola suggerisce che USA e UE stiano creando un regime che antepone il profitto alla vita e alla salute umana, degli animali e delle piante.
Il principio di precauzione, non è menzionato nei capitoli sulla “Cooperazione Regolatoria”, né in nessuno degli altri 12 capitoli ottenuti. D’altra parte, la richiesta USA per un approccio “basato sui rischi” che si propone di gestire le sostanze pericolose piuttosto che evitarle, è evidente in vari capitoli. Questo approccio mina le capacità del legislatore di definire misure preventive.
Non c’è alcun riferimento alla protezione del clima nei testi ottenuti, ricordando che gli Accordi sul Clima di Parigi affermano che dobbiamo mantenere l’aumento delle temperature sotto 1,5 gradi centigradi per evitare una crisi climatica che colpirà milioni di persone in tutto il mondo e intervenire sul commercio non dovrebbe essere escluso dalle azioni proposte.

 

 

Sabato 7 maggio un corteo colorato e ribelle, con oltre quaranta mila persone, ha attraversato le strade di Roma: la campagna Stopttip non si ferma, l’obiettivo resta fermare l’approvazione del Trattato di Partenariato Transatlantico su commercio e Investimenti (TTIP) voluto da multinazionali, Usa e Ue.

 

 

Con la manifestazione di Roma e con la pressione svolta in questi mesi si è arrivati al risultato che a partire dal prossimo 30 maggio i parlamentari e i funzionari governativi potranno prendere visione dei documenti riservati relativi all’Accordo di partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership-Ttip) nella Sala lettura istituita al Ministero dello Sviluppo economico. In questo modo la della Campagna StopTTIP Italia è riuscita nell’intento di garantire il minimo della trasparenza e del rispetto dell’ordinamento democratico, il neo Ministro Carlo Calenda decide di rendere disponibili ai parlamentari i documenti negoziali.

Ma sabato 7 maggio ha mostrato anche altri importanti pezzi di società in movimento: a cominciare da Parigi, con la grande assemblea del movimento‎ NuitDebout‬ che ha ospitato persone provenienti da diversi paesi europei, ma anche nelle cinquantuno città dove sono state promosse iniziative dalla campagna Slot mob e in quelle in cui sono state raccolte le firme per i quattro ‪referendum sociali‬. Un mondo di lotte non smette di nutrire speranza.

 

 

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