Taccuino di un viaggio insolito dentro le Marche

di Paolo Cacciari, Katya Mastantuono e Ferruccio  Nilia

 

Ora, adesso

E’ finito il tempo

Dell’attesa

Oggi è il nostro tempo

Nello Righetti, Seme-speranza, Acervia, 2013

 

Non è stata una delegazione formale delle organizzazioni dell’economia solidale del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ma più semplicemente un variegato gruppo di amiche e di amici che ha pensato di vedere di persona le esperienze di un’altra regione: le Marche. Il pulmino da nove posti partito da Trieste (ma affittato in Slovenia, per abbassare i costi) non è bastato a contenere le richieste. Si è dovuta aggiungere un’auto con altri cinque, stretti viaggiatori. La “gita di studio” è stata promossa dal Forum per i beni comuni del Friuli e Venezia Giulia e dall’Associazione dell’altra economia (Aeres) di Venezia ed è durata due giorni e mezzo. L’insolita richiesta è stata accolta con generoso spirito di accoglienza dai responsabili della Rete dell’Economia Etica e Solidale delle Marche che hanno condotto i loro sodali nordestini in un travolgente tour lungo le coste e le valli marchigiane dove hanno messo radici le esperienze di altreconomia  tra le più significative del nostro paese. Quello che segue è un veloce diario di bordo.

La prima tappa è a tarda sera all’Emporio dell’AltraEconomia – Campo Base di Pesaro, inaugurato lo scorso dicembre, nato da un percorso partecipativo durato anni e promosso da Verderame, l’associazione che raccoglie tutti i gas e numerose  associazioni culturali di Pesaro. Una splendida costruzione antica ottenuta in uso dal Comune e recuperata grazia anche ad un finanziamento di Banca Etica, alle porte del parco cittadino, che è già diventata un punto di incontro, grazie anche all’abilità del gruppo di cuochi che gestiscono l’annesso ristorante. Il locale che ancora odora del legno nuovo degli scaffali e degli intonaci naturali è gestito dalla cooperativa sociale agricola Campo Base,    cooperativa di tipo B, che  coltiva 10 ettari con metodi biologici, inserisce in percorsi lavorativi persone svantaggiate, promuove visite negli orti e attività didattiche con le scuole.

Il giorno dopo, appena alla periferia di Fano, sotto il convento di Monte Giove (dove padre Natale usava ospitare famosi convegni della sinistra, della cooperazione e tanto altro), visitiamo il più anziano dei sette empori aperti nelle Marche. Oltre a quello di Pesaro gli altri sono: Galleria AltraEconomia  ad Urbino, AltraEco a Recanati, Emporio Gas Gaia a Civitanova, Circolo Eco e Bio ad Ancona, EcoAma a Fermo. Sono gestiti da consorzi di produttori o da cooperative sociali o anche da semplici volontari. Questo di Fano, Emporio Altra Economia, è gestito dalla cooperativa sociale Gerico che svolge anche altri servizi di pubblica utilità in città – raccolta differenziata, recupero di eccedenze alimentari con la Caritas ed altro ancora. Anche qui il biologico si unisce al sociale, il lavoro si apre a tutti e si misura con le esigenze del territorio. Elisa ci racconta di aver temuto la concorrenza dei supermercati del biologico di recente apertura, così come dei vari mercati contadini. Ma si capisce subito che non c’è da confondersi: all’Emporio i produttori locali (una quarantina che versano una quota annuale) vengono a turno a presentare le loro mercanzie e l’impressione generale è quella di trovarci dentro ad un grande Gruppo di acquisto solidale dove sono i “clienti” a co-decidere le forniture.

Un profumo di caffè ci porta nel magazzino adiacente della Cooperativa Shadilly sorta dall’esperienza della cooperativa Mondo Solidale che coordina le 15 botteghe del commercio equo marchigiano. Massimo è un cooperatore esperto e ci parla della “luce” che vede negli occhi dei contadini del Guatemala, dell’Uganda, della Colombia e di Haiti quando riescono a comprarsi le cose di cui hanno bisogno grazie al loro lavoro. Shadilly importa nove container di caffè all’anno. Cura ogni fase della lavorazione e riesce a confezionarlo e a distribuirlo principalmente attraverso prefinanziamenti garantiti da un nutrito numero di Gas e dall’appoggio di Banca Etica, testimoniata anche dalla presenza di Antonio, coordinatore dei soci delle Marche.

Gli incontri più sorprendenti sono quelli che avvengono nelle conversazioni fuoriprogramma. Come quello con Alessandro a Pesaro, ingegnere aeronautico che costruisce mini-impianti eolici con pale in legno progettate da lui e, a Fano, con Fabio, dottore in scienze dell’educazione, che inventa e costruisce piccole stufe e caminetti per Ong in Africa con materiali poveri (terracotta e pentole riciclate), ma con la tecnologia raffinatissima della pirolisi che non genera fumi né inquinamenti.DSC_3448

La corsa continua lungo la costa e giungiamo ad Ancona, giusto in tempo per visitare l’AltroMercatino agli Archi. Un autentico Farmer’s Market di piccolissimi produttori locali che ha rianimato una zona centrale di Ancona, quella dei pescatori, da cui gli anconetani sembrano essere arretrati per lasciar spazio agli insediamenti delle comunità immigrate. Qui incontriamo Piero, l’ideatore dei laboratori Tea Natura, la nota azienda di detergenti, cosmetici e incensi atossici. Antiche ricette e nuove invenzioni – come quella di riciclare oli di frittura recuperati dai Gas –  consentono di produrre un’intera gamma di prodotti specializzati. Il tutto, ovviamente, nel pieno della filosofia creative commons, senza apporre brevetti.

Anche il pasto serve a conoscere cuochi e camerieri della Cooperativa Papa Giovanni XXIII che preparano Pasti Solidali impegnando molti ragazzi con varie disabilità.

Il viaggio riparte risalendo la morbida vallata raccolta tra i fiumi Misa e Nevola per raggiungere la storica sede della nota e grande cooperativa biologica di produzione e lavoro La Terra e il Cielo, a Piticchio di Acervia: 110 soci produttori e contadini conferitori, con una media di 20 ettari ad azienda, 2 milioni e 750 mila euro il volume d’affari raggiunto lo scorso anno, venti dipendenti, esportazioni di pasta fino in Canada e in Giappone. Per prima cosa si va in pellegrinaggio a rendere un doveroso omaggio a uno degli ultimi mulini a propulsione idraulica e con due macine di pietra scolpite a mano ancora in funzione. Nel cavo profondo di questa piccola valle, nelle parole di  Sirinaldo, il mugnaio che si preoccupa di quando si dovrà sostituire la macina vecchia di 200 anni, si capisce che a congiungere terra e cielo sono acqua e mani, potenza della natura e una lunga sapienza umana! Imbiancati di farina visitiamo anche i grandi capannoni dove si conservano, si scorticano e si insaccano varietà scelte di cereali, ma anche riso, ceci, lenticchie, fagioli, orzo e si torrefa il Caffè della pace del Guatemala che Rigoberta Menchù (premio nobel per la pace del 1992), di passaggio da queste parti, si adoperò per esportare. Veniamo a sapere che presto la Terra e il Cielo compierà un nuovo grande passo avanti dotandosi di un proprio pastificio e potrà così chiudere “in casa” l’intero ciclo. Il biologico avanza, ma in mezzo a forti paradossi: aumenta la domanda, ma diminuisce il numero di aziende. Vuol dire che i piccoli produttori fanno fatica a reggere la concorrenza di una industrializzazione che invade anche questo settore.

Seduti in tondo nella grande sala della cooperativa l’incontro con Loris Asoli, presidente della Rees Marche e Nello Righetti, il contadino poeta tra i fondatori di Terra e Cielo si trasformo in un impegnativo seminario di studio. Gli ospiti nordestini vogliono sapere tutto della associazione nata dieci anni fa che funziona da tessuto connettivo tra imprese, gruppi di acquisto, associazioni culturali e alcune amministrazioni comunali. Tredici referenti territoriali operano da promotori di distretti e facilitatori di filiere. La Rees Marche ha come scopo: “La realizzazione di un sistema economico e sociale nonviolento e solidale, orientato all’ecologia e al bene comune”. Nella rete vi possono entrare imprese di qualsiasi forma giuridica e ramo d’attività, ma sono chiamate a stipulare un “accordo di rete” che è un vero e proprio patto etico, impegnativo tanto nella conduzione dell’azienda, quanto nel rapporto con l’esterno. L’obiettivo è creare reti economiche capaci di auto-sostenersi in un’ottica di comunità.

Alberta ci spiega il progetto Adesso Pasta avviato da 58 Gas di tutta Italia, promotore il Gaes F.Marotta di Villasanta, insieme al Gas Biorekk di Padova. Un vero e proprio “patto di fornitura” che vuole mettere in pratica i principi della trasparenza dei costi, della giusta retribuzione del lavoro oltre che della qualità dei prodotti. In pratica i Gas programmano con largo anticipo i propri fabbisogni e assicurano una fornitura minima di 2.000 euro all’anno per confezioni familiari da 3 chilogrammi e altri formati e prodotti. In tal modo i costi di produzione, confezionamento e distribuzione possono essere ottimizzati e il prezzo dei prodotti praticato può essere contenuto. Ad esempio 500g di pasta integrale di semola di alta qualità (macinata a pietra ed essiccata a bassa temperatura) di grano duro (ovviamente biologico) può arrivare a 1,29 euro. Miracoli della “disintermediazione”, del confronto diretto e, soprattutto, dal rapporto di reciproca fiducia e amicizia che si è instaurato nel tempo tra i cooperatori e i gasisti. In periodici incontri informativi si discutono i piani di sviluppo, gli investimenti, l’utilizzo degli utili, le decisioni di investimento e si confrontano i bilanci gestionali. Il compratore diventa partecipe e sostenitore del buon andamento dell’azienda agricola contadina. Il dogma tipico dell’economia capitalistica secondo cui vi sarebbe sempre un conflitto di interessi tra consumatore e produttore viene superato dal modello dell’economia solidale. Nel patto c’è anche un contributo dell’1% ciascuno (Gas e Terra e cielo) per alimentare un Fondo di Solidarietà e Futuro che lo scorso anno ha raggiunto i 4.600 euro. Serve a finanziare campagne come quella contro l’introduzione degli OGM o progetti di ricerca come quelli avviati dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo.

Si è fatto tardi e bisogna tornare a valle. A Senigallia  c’è tempo solo per assistere, stupefatti e sconfortati, ad un fenomeno di impazzimento ecologico: migliaia di cefali che tentano di risalire il fiume Misa e si accatastano sotto le arcate del ponte.

Il giorno dopo attraversiamo Loreto e giungiamo a Recanati. Il sole e la magnificenza dei luoghi fa perdere per strada qualche viaggiatore che non resiste al richiamo della casa di Leopardi o dell’annunciazione di Lorenzo Lotto, quella con il gattino che scappa spaventato dall’angelo. Allo Spazio AltraEco Marco ci fa la storia della città e Rita e Vittoria la storia della GasSosa, un’associazione di gas che copre quattro paesi. Recentemente hanno ottenuto dal comune una bellissima sede in comodato d’uso ed organizzano un mercato settimanale con l’associazione Seminterrati di produttori auto-certificati della rete di Genuino Clandestino.

La corsa continua e, sotto lo skyline di Civitanova, nel chiosco del bar della nuova pista ciclabile, incontriamo Roberto Mancini, membro del direttivo della Ress Marche, oltre che  docente di filosofia teoretica all’università di Macerata e autore di numerose pubblicazione sul tema dell’economia solidale. Ci illustra le attività della Scuola di Altreconomia dell’Università della Pace, sorta grazie alla collaborazione tra Regione, alcuni comuni, le tre università delle Marche e associazioni e movimenti di base.  Si inizierà a marzo con seminari di ricerca e approfondimento dei diversi modelli possibili di economie e di società oltre il capitalismo. L’economia di comunità, l’economia gandhiana, la decrescita, la stessa economia islamica per quel che riguarda la messa al bando degli interessi sul denaro imprestato. Mancini ci invita a pensare all’economia come all’attività di cura del bene comune: “L’economia è un segmento della democrazia e la democrazia a sua volta deve essere espressione di una civiltà etica che abbia un senso per l’umanità”.

Si scende ancora verso Grottammare. A Marina d’Altidona partecipiamo alla assemblea della costituenda cooperativa di comunità (150 persone) che intende partecipare al bando del comune di Fermo per la gestione di 70 ettari di terre e rustici a Rocca di Monte Varmine. Olimpia e Meri dell’Associazione Luoghi Comuni e della Rees Picena ci spiegano le complicate relazioni con le istituzioni nel recupero e riutilizzo di beni pubblici da parte di soggetti sociali dell’economia solidale. Il pranzo è una esposizione di manicaretti fatti in casa e condivisi dai soci. Si scambiano complimenti e ricette.

Bisogna risalire. C’è tempo solo per dare uno sguardo all’Adriatico dall’alto delle inaspettate scogliere del Monte Conero e conoscere un’esperienza di difesa dei beni comuni: un’antica costruzione sul mare della splendida Baia di Portonovo, in mezzo al parco del Conero, che presto verrà restaurata grazie a fondi europei: il percorso è stato guidato da organizzazioni locali riunitisi nell’associazione PortonovoXtutti che è riuscita a fermare l’alienazione della struttura a privati da parte dell’amministrazione comunale e il suo mantenimento per realizzare una foresteria a fruizione turistica responsabile a carattere sociale e ambientale.

Il viaggio si è concluso. Veloce e superficiale, ma sufficiente a capire che un mondo invisibile si è messo in moto e sta preparando le basi culturali, prima ancora che economiche, per instaurare rapporti sociali orientati da principi etici diversi da quelli della competizione e dell’appropriazione. Il viaggio, si sa, è una faticosa metafora. Allude sempre ad un cambiamento. E non c’è cambiamento senza viaggiare, visitare, conoscere di persona.

Indirizzi utili:

Associazione Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche www.reesmarche.org

CampoBase  Cooperativa Sociale Naturalmente Bio www.campobasecoop.org

Gerico Soc. Coop. Sociale (Onlus) www.coopgerico.com

Ristorazione Solidale Coop. Papa Giovanni XXXIII www.centropapagiovanni.it/ristorazione-solidale.aspx

Emporio AE Fano www.emporioae.com

Galleria AltraEconomia Urbino – www.galleriaAE.com

Shadhilly storie di uomini e caffè www.shadhilly.com

Tea Natura  www.teanatura.com

Cooperativa La Terra e il Cielo www.laterraeilcielo.it

Azienda Fausto Foglietta – http://faustofoglietta.weebly.com

GassOsa Gruppo Acquisto Solidale www.gassosa.org

Mercato del contadino (Tolentino, Macerata, Civitanova) www.vivilatuaterra.it

Onda Libera.Tv www.ondalibera.tv

Associazione Luoghi Comuni Movimento Piceno di democrazia dal basso www.luoghi-comuni.org

Associazione di Promozione Sociale PortonovoXtutti www.portonovopertutti.eu

 

 

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