Presentato “Sconfinamenti”: l’incontro nazionale di economia solidale” (INES2015)

Sabato 18 aprile 2015, presso l’Antico Caffè San Marco di via Battisti 18 a Trieste, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’Incontro Nazionale della rete delle buone pratiche di Economia Solidale (INES 2015). L’incontro (che quest’anno si terrà a Trieste all’interno della manifestazione Bioest, dal 17 al 21 giugno 2015, presso il Parco di San Giovanni, ex OPP), ha lo scopo di far incontrare il mondo delle buone pratiche: GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), imprese etiche, commercio equo e solidale, reti e distretti di economia solidale, Comuni virtuosi, semplici cittadini, per scambiare esperienze, definire progetti, cambiare il modo di stare insieme e di fare economia nel rispetto dell’ambiente e dell’equità sociale. La RES – Rete Italiana dell’Economia Solidale ha deciso infatti di organizzare il proprio incontro nazionale a Trieste avvalendosi della collaborazione del Forum per i beni comuni e l’economia solidale del Friuli Venezia Giulia, di Bioest e del  Ce.V.I. – Centro di Volontariato Internazionale. Si prevede la partecipazione di oltre 500 persone provenienti da tutte le regioni italiane nelle quali sono in corso processi di formazione di Distretti e filiere di economia altra. Si prevede inoltre la presenza di ricercatori e rappresentanti di buone pratiche provenienti da varie parti del mondo, soprattutto dall’area balcanica e dall’Austria. L’incontro sarà articolato in due distinte aree: quella dove si terranno i seminari tematici con relatori internazionali e le Assemblee generali; quella destinata ad accogliere produttori e consumatori, distinti per ciascuna delle 4 filiere che corrispondono ai bisogni fondamentali delle persone (alimentazione, vestire, casa, ben vivere il proprio ambiente di vita).

Un quinto settore accoglierà infine le esperienze di formazione dei Distretti di Economia Solidale, cioè le comunità di cittadini che si impegnano a vivere insieme in un determinato territorio condividendo beni comuni.

Dopo una relazione introduttiva di Tiziana Cimolino di Associazione Bioest e di Ferruccio Nilia promotore della Rete di Economia Solidale del Friuli Venezia Giulia, sono intervenuti i referenti dei gruppi di lavoro che stanno curando gli aspetti organizzativi della manifestazione e i sindaci dei Comuni di Mereto di Tomba e Muzzana del Turgnano, impegnati nella creazione di una Rete operante a livello regionale.

I due primi cittadini hanno chiesto ai consiglieri regionali presenti un impegno affinché la proposta di legge regionale a sostegno dell’economia solidale, elaborata a suo tempo dal Forum per i beni comuni e l’economia solidale del Friuli Venezia Giulia, riesca ad approdare rapidamente all’esame della commissione regionale attività produttive per poi passare all’approvazione del Consiglio. L’auspicio è di riuscire ad annunciarne l’ approvazione all’interno di INES. Se così fosse, il Friuli Venezia Giulia sarebbe la terza regione a disporre di una norma in materia dopo Trentino Alto Adige ed Emilia RomagnaIMG_2538kk.

E’ seguito l’intervento del sindaco di Mereto di Tomba, Massimo Morettuzzo, che ha ricordato la necessità di guardare alle imprese sociali come “risposta alle regole dell’economia di mercato, partendo dall’istituzione di Gruppi di Acquisto Solidale”.

Il sindaco di Muzzana del Turgnano, Cristian Sedran, ha rimarcato l’importanza dell’istituzione a livello regionale dei Distretti di Economia Solidale che rappresentano “la spina dorsale di un disegno normativo che potrebbe rappresentare un progetto-pilota in grado di fare scuola a livello nazionale ed europeo”.

Il consigliere regionale Alessandro Gratton (SEL), illustrando il disegno di legge che si ispira a quella approvata dalla Regione Emilia-Romagna, ha sottolineato l’importanza del ruolo degli enti locali “che dovranno dare impulso alla creazione dei Distretti di Economia Solidale ed essere il centro di coordinamento sul territorio dei sistemi locali di garanzia partecipata, lasciando ampia libertà di adesione al campo associazionistico. Credo molto in una legge che indica una terza via rispetto alle scelte economiche attuali e che soprattutto – ha concluso – ha il merito di partire dal basso; conterrà un riferimento diretto alla legge 26 sulle Unioni Territoriali su cui attualmente i Comuni regionali si stanno esprimendo”.

Il consigliere regionale Franco Codega (PD) ha rimarcato come questa legge non richieda fondi, ma necessiti solo dell’istituzione di “un Tavolo partecipato che riunisca i soggetti portatori di interesse e da cui possano partire delle proposte dirette e concrete che diano una risposta alle richieste di carattere economico avanzate dai cittadini”.

Il consigliere regionale Andrea Ussai (M5S) ha sottolineato l’importanza di raggiungere una trasversalità politica “che possa portare a una rapida approvazione della legge, come avvenuto di recente con quella sul commercio equo e solidale partita dalle stesse Botteghe”.

“Il programma  che abbiamo messo a punto – hanno esordito Cimolino e Nilia – presenta numerose novità, sia perché riteniamo conclusa la fase “pionieristica” di diffusione sul territorio nazionale delle buone pratiche, sia perché la crisi ormai endemica del sistema di mercato impone al mondo dell’economia solidale di rendersi visibile come sistema in grado di offrire risposte concrete ai problemi concreti come disoccupazione, crescente povertà, privatizzazione dei beni comuni (salute, scuola, servizi pubblici…)”. Mentre INES 2014 aveva come motto “IL COLPO D’ALI”, ossia l’invito ad acquisire una maggiore capacità di guardare lontano, l’edizione 2015 propone il tema “SCONFINAMENTI”: la volontà e la capacità di abbattere i recinti, esterni e interni, materiali e psicologici, che impediscono di fare altra economia, basata su comunità in grado di realizzare la propria sussistenza.

Riusciremo a “sconfinare” – hanno proseguito i relatori – se tutte le persone interessate (cittadini, produttori, consumatori e attivisti dell’economia solidale) sapranno essere protagonisti attivi di questo evento, considerandolo una tappa e non poco di più di un semplice momento di evasione dalla loro quotidianità”.

L’incontro nazionale, aperto a tutti, sarà preceduto da una scuola – “I DIALOGHI DI S. GIOVANNI”- rivolta innanzitutto ai promotori dell’economia solidale, cioè coloro i quali quotidianamente sono impegnati sui vari territori per diffondere le buone pratiche e per metterle in rete e modificare l’immaginario dei concittadini sempre più ridotti a consumatori passivi.

Sono stati anticipati infine alcuni punti del fittissimo programma di INES 2015 (che verrà illustrato nel dettaglio in una successiva conferenza stampa indetta a ridosso dell’iniziativa) e che prevede tra l’altro:

– una “lectio magistralis” di Euclides Mance, filosofo brasiliano ed esponente di punta dei movimenti che in Sudamerica si ispirano ai principi del “buen vivir” e di “pacha mama”;

– aree espositive dove si incontreranno produttori, consumatori e altre buone pratiche cercando di favorire la costituzione distretti e filiere di economia solidale;

– una serie di seminari (Colloqui INES) nei quali si affronteranno le diverse tematiche dell’economia solidale;

– una tavola rotonda dal titolo “Sconfinamenti” dedicata alla presentazione di esperienze internazionali di economia solidale. Saranno inoltre organizzati eventi teatrali e musicali di contorno in linea con lo spirito dell’incontro.

il video della presentazione a Trieste di INES 2015

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